P&D


Le informazioni fornite in questo blog relative ai consigli tecnici, devono essere considerate solo come orientamento generale e vengono presentate in buona fede ma senza garanzia, poiché le capacità di applicazione e le condizioni ambientali non possono essere considerate sotto il nostro controllo.

20 aprile 2012

Tecnica di sverniciatura

Per effettuare la sverniciatura, su legno o ferro, prima di tutto bisogna procurarsi abiti ed accessori adeguati perchè andremo ad usare prodotti acidi molto forti e pericolosi per la pelle, per gli occhi e per inalazione; quindi procuriamoci una mascherina ai carboni attivi o similari, guanti specifici per acido, occhiali chiusi e mettiamo sopra gli abiti una tuta usa e getta perchè eventuali schizzi di prodotto, anche sugli abiti, possono essere causa di ustioni. Non toccare mai il prodotto o i residui di esso con le mani nude.

Premesso questo e se siete ancora decisi a fare da soli vi spiego la procedura.
Occorrente: pennelli per sverniciatura, raschietti per sverniciatura di varie dimensioni e profili, lana di acciaio media, barattolo di plastica, carta vetrata, eventuali cavalletti.
In questa sequenza presupponiamo di sverniciare una finestra sistemandola sui cavalletti.
Apriamo il barattolo dello sverniciatore tenendolo lontano dagli occhi perchè il prodotto interno genera pressione e aprendolo potrebbero prodursi degli schizzi, specialmente nella stagione calda. Versiamo il prodotto nel barattolo di plastica. Iniziamo a stendere, con il pennello, lo sverniciatore abbondantemente sulla superfice da sverniciare, vanno lasciati circa 2/3 mm almeno e lasciamolo agire per circa 10/15 minuti; trascorso tale periodo di tempo proviamo, con il raschietto, a togliere la vernice; se la vernice viene via abbastanza facilmente procediamo con la rimozione, altrimenti dovremmo attendere ulteriormente o passare ancora altro sverniciatore se è stato assorbito completamente. Se la vernice da asportare è molta bisogna procedere con più passaggi fino alla completa rimozione. Fate attenzione a non intaccare il legno con il raschietto.
Una volta rimossa tutta la vernice ovviamente resteranno dei residui, quindi passiamo un'altra mano di sverniciatore più sottile, attendiamo 5/10 min. e puliamo il tutto con la lana di acciaio anche in più passaggi. Questo è l'ultimo passaggio, facciamo asciugare il legno per 2/3 ore minimo e procediamo con la scartavetratura completa con una abrasivatrice o con un tassello di legno. Se siete in un ambiente dove e possibile farlo, prima della scartavetratura si potrebbe lavare tutto con una spugna ed acqua, per velocizzare il lavoro, altrimenti va bene così. A questo punto il lavoro è finito e possiamo passare al trattamento scelto.
Ultimo consiglio, non meno importante, areate sempre l'ambiente dove lavorate. Per qualsiasi altro consiglio o informazione potete contattarmi tramite email. Buon divertimento.

Comunicazione: da giugno 2012 i vecchi sverniciatori con Cloruro di Metilene saranno vietati per legge e quindi proibito il loro uso. Essi verranno sostituiti con prodotti all'acqua, i quali avranno un tempo di lavorazione ben oltre i 10/15 min citati nel post, in alcuni casi come  ad esempio per le vernici nitrosintetiche, i tempi di attesa saranno dalle 4 alle 12 ore.



15 dicembre 2009

Come applicare la carta da parati

Premetto che ci vuole molta pazienza e abilità nei lavori manuali.

Attrezzi occorrenti: Tavolo allungabile da pittore o un piano stabile che copra l'intera lunghezza dei teli di carta, pennellessa, stecca da 10/12 cm, spazzola, filo a piombo, taglierino e lame nuove, metro, matita, secchio, scala, riga.
Prima di tutto si raccomanda di verificare sempre che tutti i rotoli siano integri e che la carta da parati e i colori siano corretti, (tutti i rolli devono avere lo stesso codice del bagno di colore impresso sull'etichetta) che la ripetizione del motivo e la struttura del disegno siano giuste.
Una volta applicati 3 o 4 teli (massimo un rotolo), controllare il risultato per assicurarsi che non siano presenti errori.
Iniziamo. Prima di tutto preparate la colla seguendo le istruzioni del produttore e lasciatela riposare per farla sciogliere completamente. Prendere le misure dell'altezza della parete e aggiungiamo al totale 10/15 cm in più, di solito con un rollo si devono tagliare 3 o 4 teli circa per una altezza delle pareti standard. Se la carta da parati ha delle decorazioni sfalsate, bisogna controllare il rapporto che c'è tra un telo e l'altro ed aggiungere la misura consigliata dal produttore a teli alternati.
Per la preparazione delle pareti fare riferimento al post "Come dipingere una stanza", comunque bisogna rimuovere qualsiasi traccia di sporco, carta da parati precedente o colore sfaldato. Eventuali buchi o irregolarità devono essere riempite con stucco e le pareti devono essere trattate con isolante molto diluito o meglio con la medesima colla da parati. Le superfici devono essere pulite e asciutte.
Applicazione:
Iniziamo a incollare i teli avendo cura di distribuire uniformemente la colla specialmente ai bordi. Non eccedete con la colla ma neanche siate avari, poiché una parte di essa verrà assorbita dal telo in fase di assorbimento. Ripiegare il telo su se stesso facendo attenzione a distinguere la parte alta dalla bassa, a questo proposito si piega una maggiore lunghezza di carta sovrapponendola su se stessa per la parte alta rispetto alla bassa e avendo cura di non lasciare la colla scoperta. Lasciare macerare (riposare) i teli per cinque/dieci minuti prima di applicarli. In questo modo si elimina il rischio di creare pieghe, bolle ed eventuali distacchi successivi all'applicazione.
Se è la prima volta che tentate questa operazione vi consigliamo di incollare un telo alla volta finché non avrete preso un po' di pratica.
Prima di iniziare ad applicare la carta chiudete porte e finestre e lasciatele così fino al giorno dopo la fine dell'applicazione, altrimenti la colla si asciugherà troppo in fretta senza far aderire la carta alla parete. Ricordate, è essenziale per la buona riuscita del lavoro.
Iniziamo partendo da un angolo in alto, apriamo il telo dalla parte "alta", quella piegata in precedenza con maggior lunghezza, e tenendolo, facciamolo scendere finché non si è aperto, lo facciamo aderire leggermente alla parete facendo attenzione a lasciare un paio di cm di carta sull'angolo opposto e qualche cm sul soffitto. Adesso dovete controllare la perpendicolarità del telo tramite il filo a piombo. Se non avete dimestichezza con questo strumento, vi consigliamo di tracciare precedentemente una linea con il battifilo o con una matita e con l'ausilio di una riga e livella, ricordando di lasciare sempre un paio di cm nell'angolo opposto. Quindi, se il telo è di 50 cm si traccerà una linea a 48 cm dall'angolo. Questo procedimento occorrerà ripeterlo una volta su ogni angolo. Nel nostro ambiente si dice: messo bene il primo gli altri cadranno da soli.
Presto, la colla si sta asciugando!
Messo a piombo il primo telo prendiamo la spazzola e con movimenti verticali e verso i lati lo facciamo aderire alla parete avendo cura di far uscire l'aria se si è creata, a tal proposito potete anche distaccare leggermente una porzione del telo e riapplicarlo. Continuate con la spazzola, distaccate la parta "bassa" e fate aderire il tutto. Tagliate con il taglierino el'ausilio della spatola i residui di carta dal soffitto a dal battiscopa. Successivi: Applichiamoli facendo attenzione a far combaciare i bordi, senza sovrapporli, ed eventuali decorazioni.
Eventuali residui di colla sulla carta possono apparire come macchie più lucide, per cui è necessario prestare una particolare attenzione alla rimozione immediata della colla in eccesso tramite una spugna umida.
Buon divertimento.

11 dicembre 2009

"Antiche ricette" - Stucco per rasatura con bianco Meudon




Occorrente: Bianco Meudon, Olio di lino, colla per pitture, acqua, agitatore meccanico.

In un secchio di circa 14 lt  versare 5 lt di acqua fredda pulita in cui scioglierete la colla per pitture, versandola lentamente e agitando continuamente per non far creare grumi.
Lasciarla riposare fino a completo scioglimento. A questo punto potete aggiungere il bianco meudon, in quantità tale fino all' assorbimento totale dell'acqua mista a colla. Adesso iniziate ad agitare con il miscelatore meccanico finchè non otterrete una pasta liscia e morbida e aggiungete circa 200 ml di olio di lino sempre continuando ad agitare. Potete aggiungere acqua o bianco Meudon per raggiungere la consistenza desiderata. Lo stucco è pronto. Ricordate che questo stucco può essere utilizzato soltanto per lisciature e non per il riempimento. Lo stucco così impastato puo essere utilizzato anche dopo alcuni giorni, non si asciuga se viene mantenuto umido nella maniera seguente.
Procedimento: Si mette a bagno in acqua la stessa carta del bianco Meudon facendola assorbire per circa 30 min o più e si stende perfettamente sulla superficie spianata dello stucco, facendo attenzione che non riesca a filtrare aria. La carta si deve mantenere costantemente umida, versandogli sopra una piccola quantità di acqua, per evitare che lo stucco asciughi.
Con lo stucco di bianco Meudon si ottengono pareti perfettamente liscie e setose e le pitture si stenderanno uniformemente.

21 ottobre 2009

"Come dipingere una stanza"



Prima di tutto smontiamo tutto ciò che è fissato alle pareti.
Iniziate spostando i mobili al centro della stanza, dopo averli svuotati se sono troppo pesanti, e copriteli con teli di politene.

Coprite il pavimento con cartone ondulato e nastratelo perimetralmente per evitare di far filtrare la polvere. Nastrate tutto il battiscopa, basta una striscia sulla parte superiore, e tutti gli interuttori e le prese dopo aver rimosso le placche. Se avete la carta da parati dovrete smontare anche il termosifone. A questo punto iniziamo con lo stabilire che tipo di tinta abbiamo sulle pareti. Prendete un spugna umida e passatela su una porzione di parete e attendete qualche minuto per farla inumidire. Fatto questo sfreghiamo la parete con la spugna e se su di essa rimane del colore e quindi la parete scolorisce vuol dire che è tinteggiata a tempera, altrimenti molto probabilmente è tinteggiata a lavabile. Se la tinta risulta essere tempera bisogna raschiarla se è poco aderente o di troppo spessore, bagnando la parete con una pennellessa,, altrimenti basta una energica scartavetratura per portare via più tinta possibile. Fatto questo, il resto del procedimento risulta identico anche se la vecchia tinta dovesse risultare essere lavabile. Chiudiamo i buchi più grandi con gesso, possibilmente del tipo scagliola perchè ci dà più tempo di lavorazione, e diamo una mano completa di isolante diluendolo con acqua come da specifiche del produttore, in genere va diluito nella percentuale di 1/4 o 1/5 dipende dal prodotto e dal sottofondo. Lasciamo asciugare almeno 2-3 ore e passiamo una mano completa di tinta lavabile diluita con acqua sempre secondo le istruzioni del produttore, in media va aggiunta un 35% di acqua, e lasciamo asciugare 4 -5 ore almeno. A questo punto rifiniamo con stucco fino tutte le imperfezioni e i piccoli buchi ripassando il tutto in fase di asciugatura. Una volta asciutto lo stucco abrasiviamolo con carta vetrata (grana 150 - 180), spolveriamo e ripassiamo sulle stuccature una mano di isolante, e appena asciutto smacchiamo con la tinta a colore per uniformare la parete. A questo punto siamo pronti per stendere la successiva mano di finitura di lavabile, partendo sempre dalla parte alta della parete. In caso di colori forti o di scarsa copertura occorrerà passare una ulteriore mano. Prima di soggiornarvi bisognerà attendere almeno un giorno.
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2 settembre 2009

"Tinteggiare un soffitto"

I soffitti generalmente sono tinteggiati a tempera o al massimo con tinta semilavabile perchè devono essere traspiranti, specialmente nei bagni e nelle cucine. Per tinteggiare un soffitto la procedura è simile a quella per le pareti. Si comincia scartavetrandolo per portare via le vecchie impurità assorbite, fumo, vapori di cucina ecc., e si passa una mano di isolante. Se non bisogna rasarlo si passa direttamente a stendere la prima mano di pittura diluita sempre un po' di più di come dichiara il produttore.
Asciugata la prima mano si passa alla stuccatura di eventuali buchi e imperfezioni prestando maggiore attenzione agli angoli perimetrali se la pittura delle pareti arriverà fin sotto al soffitto, per evitare di mettere in evidenza eventuali ondulature del soffitto. Se le ondulature del soffitto risultassero molto evidenti si consiglia di lasciare un bordo di almeno 2,5 cm e non più di 10 cm tra soffitto e parete delimitandolo con del nastro di carta per mascherature. Fatto questo si passa alla scartavetratura, con abrasiva di grana 150/180, di tutte le stuccature e di eventuali "bruciature" della tinta già stesa per uniformare il fondo. Spolverare bene con una pennellessa e stendera la successiva/e mano/i di tempera lasciando asciugare bene tra una mano e l'altra.
Se il soffitto presenta macchie di muffa prima di effettuare qualsiasi operazione bisogna spruzzare un prodotto specifico antimuffa sulla macchia e pulire con uno straccio umido. -Importante- Non spazzolare o abrasivare mai a secco le parti aggredite dalla muffa, altrimenti le spore volano e si possono attaccare ad altre parti, bisogna sempre lavorare inumidendo la parte. A questo punto raschiate la parte infetta e una volta asciutta spruzzare di nuovo l'antimuffa. Stuccate la parte raschiata e procedete alla tinteggiatura. In questo caso usate una pittura anticondensa termoisolante ed areate più spesso la vostra stanza.

30 agosto 2009

"Verniciare porte e finestre di legno"

La verniciatura, di porte e finestre già verniciate, inizia con il mascheramento dei vetri utilizzando del nastro di carta e giornali, e smontando le maniglie. Abrasivare completamente l'infisso con carta abrasiva di grana 150/180, facendo attenzione di rimuovere le imperfezioni o eventuali vecchie colature di vernice. Spolverare il tutto e passare una mano completa di fondo opaco (cementite), fate asciugare e iniziate a stuccare buchi e imperfezioni con stucco in pasta, lasciandone un piccolo spessore superiore all'imperfezione, altrimenti lo stucco asciugandosi lascerebbe i buchi ancora in evidenza. Una volta asciugato lo stucco procedete all'abrasivatura delle parti e passate la cementite sulle stuccature. A questo punto la preparazione è terminata e potete passare alla verniciatura nei colori che desiderate in due o più mani intervallate. Si consiglia tra una mano e l'altra, dopo una buona asciugatura di procedere sempre ad una leggera abrasivatura con carta di grana 180/220 per rimuovere eventuali residui e non dimenticate mai di spolverare per bene. Nel caso usiate della vernice di rimanenze precedenti vi consiglio di filtrarla tramite una calza di nylon per eliminare eventuali depositi. Buon divertimento.

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